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La Scuola G. Raisini si prefigge il compito, nel rispetto delle differenti personalità che la vivono quotidianamente, di essere luogo di accoglienza e crescita, di realizzare un contesto di relazioni e di esperienze in un ambiente educativo complesso, che integri le differenti forme del fare, del sentire, del pensare e dell’agire, con le sollecitazioni che i bambini scoprono nelle loro percorso quotidiano. La finalità è un bambino attivo e competente, costantemente integrato con adulti, coetanei e la cultura di riferimento. Per raggiungere queste finalità e definire la scuola un luogo di qualità educativa è necessario considerare all’interno del progetto pedagogico alcuni aspetti importanti che intervengono nello sviluppo dell’identità delle bambine e dei bambini:

 

  1. Identità
  2. Autonomie
  3. Competenza
  4. Cittadinanza

 

 

L'azione educativa. E' centrata sugli aspetti affettivi, relazionali e cognitivi, proponendo un approccio di cura e di ascolto che aiuti a sviluppare capacità comunicative e competenze sociali. L’educatore diventa osservatore attento e contenitore delle emozioni dei bambini. La scuola, in collaborazione con la famiglia, pone esigenze e proposte autonome, senza dimenticare le svariate sollecitazioni culturali offerte dal territorio. Favorisce condizioni idonee affinchè uguali opportunità sciolgano il processo di socializzazione, evitando che le “diversità” individuali, sociali e culturali si trasformino in difficoltà di apprendimento e in problemi di comportamento. Valorizza nella formulazione della proposta educativa, le risorse culturali e ambientali del territorio afferente. Accompagna il bambino alla consapevolezza del linguaggio verbale, alla comunicazione non verbale e ad un primo livello di padronanza concettuale. Contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo mediante forme di raccordo pedagogico e organizzativo, con il nido e la scuola primaria. Promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, attraverso il confronto continuo con le famiglie e con il collettivo. Partendo da questi presupposti si compiono determinate scelte educative:

  • favorire la piena formazione del bambino secondo i diritti sanciti dalla Costituzione e dalla Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia. Un costante dialogo con le famiglie, affinché l’azione educativa possa essere condivisa in modo da conseguire strategie comuni
  • considerare la scuola come luogo di esperienze fondamentali per la crescita del bambino
  • accompagnare, mediante la progettazione educativa, l’ambientamento e l’integrazione dei bambini in situazione di disagio
  • programmare e attivare progetti sulla multiculturalità

Scelte organizzative. La scuola come accoglienza e stimolo. Il bambino sperimenta, esplora, crea e si confronta con se stesso e con gli altri. Questi sono i presupposti con i quali vengono scritti e pensati i progetti educativi delle varie sezioni. I Campi di esperienza:

  • il sé e l’altro
  • il corpo in movimento
  • immagini, suoni, colori
  • i discorsi e le parole
  • la conoscenza del mondo

Gli spaziL’ambiente, i materiali, gli oggetti, sono per il bambino interlocutori importanti che influenzano i suoi comportamenti e la sua vita di relazione; per questo al nido è importante non solo porre l’attenzione sugli atteggiamenti degli adulti e sulle relazioni fra i bambini, ma anche valorizzare l’organizzazione ambientale che li accoglie. Gli spazi devono essere qualificanti e significativi e sono legati a due importantissimi elementi: la “sicurezza” e lo “stimolo”.

Per questo motivo il collettivo, ad inizio di ogni anno scolastico, pensa l’organizzazione di spazi liberi, comuni e strutturati, consapevole che questi assumono per il bambino un diverso significato educativo. Spazi che possono essere modificati, in funzione della progettazione educativa, dell’età dei bambini, dei loro bisogni e dei loro rilanci, anche e soprattutto in corso d’anno. L'organizzazione degli spazi e la scelta di allestimenti, arredi e materiali richiede un grande sforzo, che viene compiuto ogni giorno per dare significato alle tante proposte offerte nel corso della giornata. 

Gli spazi al Raisini sono così strutturati: il salone con giochi costruttivi, musicali e per il riposo, le sezioni, i servizi, l’atelier, l’area verde esterna

La natura ha un grande potenziale educativo, sia per bambini che per gli adulti: la scuola “fuori” mette in discussione il consolidato agire educativo, sollecita nuove domande e nuove forme di apprendimento. Lo spazio esterno diviene pertanto aula complementare dove "dentro e fuori" dialogano costantemente offrendo plurime opportunità educative.

Le attività dei bambini avvengono in zone, gli “angoli”, nei quali è possibile riconoscere forme e spazi specifici. Questo rassicura, diverte e facilita lo sviluppo psico-fisico. Gli angoli che tradizionalmente sono presenti nelle sezioni del Raisini sono:

  • quello del libro 
  • della natura o angolo scientifico
  • dei giochi da tavolo
  • dell’assemblea

All'interno delle singole sezioni vengono poi strutturati angoli particolari in relazione ai progetti elaborati ogni anno. 

I tempiL’organizzazione è fondamentale. Da essa dipende gran parte del buon esito della proposta educativa. Progettare un servizio significa ascoltare il “tempo”, perché solo pianificandolo è possibile riconoscersi in un'idea di scuola. Nell’arco dell’anno scolastico esistono almeno tre momenti particolari che bisogna ben studiare:

  1. L'ambientamento, cioè l'adattamento del bambino alla nuova situazione. E' una fase cruciale per tutti i protagonisti dell’evento: per i bambini, per i genitori, per il personale e per la struttura nel suo complesso. E' un percorso individuale, che procede in parallelo da un bambino all'altro, che termina e si ripresenta sempre,pur con diverse caratteristiche, rispetto al periodo iniziale, nei rituali quotidiani.
  2. La curiosità. I bambini si cominciano a muovere con autonomia e con una forte voglia di conoscere. Ci si muove alla ricerca dell'equilibrio tra routine e novità
  3. Lo spazio esterno come contesto in cui realizzare le attività.

Anche la singola settimana necessita di essere organizzata nel dettaglio:

  • il rientro a scuola e la difficoltà che questo comporta nel ricreare continuità con l’esperienza condotta fino al venerdì precedente
  • la fase centrale della settimana che è quella che consente l’introduzione di maggiori novità
  • il venerdì dove ritrovare elementi di stabilità per affrontare il cambiamento relativo al fine settimana

I tempi della giornata. Girano attorno ai cosiddetti momenti di routine. Per le bambine e i bambini è molto importante ritrovare ogni mattina situazioni conosciute: gli stessi spazi, le educatrici, i coetanei, le cose, gli oggetti. Sono situazioni dense di sfumature emotive: l'accoglienza, il pasto, il cambio, la ninna, le attività guidate e progettate, l'appello, la merenda, le uscite.

Il rapporto con le famiglie 

Il coordinamento pedagogicoPer la gestione del servizio ed il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti, la Cooperativa Sociale Gulliver si avvale di una struttura di coordinamento di cui fanno parte due responsabili dell’area educativa e i coordinatori pedagogici. 

La formazione del personale. Il personale è tenuto ad una duplice formazione durante l’intero anno scolastico. Venti ore (20), vengono svolte seguendo percorsi del coordinamento pedagogico comunale. Altre 20 ore sono invece di formazione prodotta dalla cooperativa.

Gruppo di lavoro. Le azioni all’interno del nido sono pensate, calibrate, agite e verificate in modo sistematico e intenzionale, in quanto si tratta di uno spazio di co-costruzione di significati, di legami relazionali importanti, di crescita a diversi livelli e di partecipazione condivisa. Ruolo fondamentale assume quindi il collettivo, in quanto è in questo setting che i diversi operatori si confrontano e definiscono le linee pedagogiche da seguire. La presenza del coordinamento pedagogico in questi momenti permette di mantenere monitorato tutto il processo: dall’osservazione alla progettazione, dalla verifica ad un eventuale rilancio e riprogettazione ed in ultima analisi la verifica dell’intero percorso. Il collettivo si riunisce indicativamente una volta la mese.

 

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Il nido G. Raisini

L'Infanzia G. Raisini