L’esperienza del bambino in un servizio educativo è anche esperienza della famiglia, della madre e del padre che, per la prima volta o nuovamente, si trovano a vivere il “mestiere di genitore”. Il dialogo che si costruisce man mano tra servizio e famiglia, funziona da filo conduttore, da traccia attorno alla quale si snoda un susseguirsi di incontri, scambi, momenti di lavoro e approfondimenti, sicuramente proficua per entrambi gli interlocutori.
La gestione sociale trova all’interno del servizio la prima occasione, la prima forma di attuazione: attraverso di essa la famiglia fa il suo ingresso nel sistema dei servizi educativi con la concreta possibilità di approfondire ed ampliare la conoscenza di molti aspetti della crescita fisica, sociale e culturale del proprio figlio. Il percorso comune tra servizio e famiglia, comincia con un colloquio che precede l’ambientamento del bambino. Questo primo incontro è occasione per conoscersi ed iniziare quel dialogo che avrà poi tante opportunità di avvicinare ed integrare sempre di più le esperienze dei genitori e del personale del servizio. Gli incontri di sezione sono gli appuntamenti ufficiali durante i quali si parla delle scelte educative proposte, di come sono i bambini, di quello che fanno e che faranno diventando via via più autonomi, più curiosi, attenti a ciò che li circonda. Il progetto educativo di sezione viene presentato, discusso, verificato periodicamente con i genitori. Si lavora per capire insieme, servizio e famiglia, come le proposte vengono vissute e interpretate, quali sono le situazioni e le attività che meglio aiutano lo sviluppo, in tutti i suoi diversi aspetti.
Oggi si assiste a una profonda trasformazione sociale. All'interno della famiglia sta emergendo una nuova idea di genitorialità, più partecipe alla crescita dei propri figli, all’educazione e alla condivisione sociale del compito educativo. Costruire relazioni significative tra i servizi educativi e le famiglie, risponde oggi a una necessità. Di conseguenza la relazione con le famiglie non deve essere una richiesta di mera collaborazione, ma deve strutturarsi in una proposta di partecipazione all’interno di un percorso da costruire e condividere nel rispetto dei ruoli.
Parlare di partecipazione, piuttosto che di coinvolgimento delle famiglie, permette di riconoscere che ciascuno dei soggetti coinvolti condivide la responsabilità nei confronti dell’educazione e dello sviluppo dei bambini. È necessario considerare sempre che il benessere dell’infanzia, non costituisce una prerogativa solo dei genitori o solo degli educatori e degli insegnanti, ma è un impegno della collettività. Parliamo quindi di un'idea di educazione vissuta come esperienza partecipativa, dove ognuno insegna ed apprende dall’altro e con l’altro, prendendosi cura di sé e della comunità educante, alimentando un processo di apprendimento reciproco. Crediamo nell’importanza del confronto tra punti di vista differenti. Riteniamo che i contesti educativi siano luoghi nei quali costruire relazioni significative in cui praticare “esercizi di democrazia” e di “educazione alla cittadinanza” affinchè “diventare grandi” e “crescere insieme” sia una pratica condivisa tra famiglie, bambini e professionisti dell’educazione. Tale approccio va perseguito e costruito intenzionalmente e non come elemento accessorio. I servizi educativi diventano pertanto luoghi di incontro di condivisione, crescita e confronto.
Come ci incontriamo con le famiglie. Diversi i momenti:
- Assemblea inizio anno. Vi partecipano i genitori dei bambini nuovi iscritti. In questo incontro il personale educatore del nido unitamente al coordinatore pedagogico referente della struttura, presenta il servizio, le sue finalità ed organizzazione e fornisce e chiarisce ai genitori gli obiettivi e le dinamiche dell’ambientamento. Questo momento permette, ai genitori, di confrontarsi tra loro sull’esperienza vissuta e alle educatrici, di cogliere nuove informazioni sul bambino e sul vissuto in famiglia.
- Colloquio iniziale. Successivamente all’assemblea d’inizio anno, per i bambini che devono iniziare a frequentare il nido, viene proposto un incontro tra i genitori ed educatrici per conoscersi, confrontarsi, scambiarsi informazioni sul bambino e sul proprio vissuto.
- Incontro di sessione. La prima viene convocata tra la fine ottobre e gli inizi di novembre, per restituire alle famiglie la verifica degli ambientamenti ed eventuali re-ambientamenti, dando anche voce alle singole famiglie circa impressioni, emozioni e vissuti legati allo stesso momento. Durante questo incontro si esplicitano gli intenti progettuali sollecitati dalle osservazioni fatte sino ad allora sul gruppo sezione e si eleggono, inoltre, i rappresentanti dei genitori che faranno parte del Consiglio di gestione. La seconda riunione viene proposta a metà marzo per condividere con le famiglie il percorso fin qui svolto, e restituire la verifica dei progetti di sezione, in essa trovano spazio sollecitazioni ed inviti alla partecipazione a momenti più informali ma ugualmente significativi quali feste e uscite.
- Consiglio di Gestione. E' l’espressione più significativa e rappresentativa della gestione sociale, è formato da genitori (almeno due per sezione) e personale della scuola dell’infanzia e del nido (una educatrice per sezione). Elegge al proprio interno un genitore come presidente, si riunisce mediamente 3 volte nell’arco dell’anno scolastico e ogni qualvolta se ne ravvisi l’esigenza. Ogni due anni avvengono le elezioni dei membri del Comitato di Gestione, solitamente dopo il primo incontro di sezione che si svolge verso la fine del mese di ottobre. In ogni sezione vengono individuati i genitori disposti a candidarsi, che vengono poi eletti da tutti i genitori del servizio. Ogni anno si procede ad integrare con i genitori che si auto propongono, i genitori usciti dalla sezione cinque anni con i nuovi della sezione tre anni. Le riunioni del Consiglio sono pubbliche cioè ogni genitore può assistervi e ciò di cui si occupano viene concordato in precedenza, in modo che tutti i componenti possano concorrere alla scelta degli argomenti da affrontare. Il Consiglio è un organismo consultivo per quanto riguardala politica scolastica e decisionale per tutto quanto è inerente la vita interna del servizio, iniziative, proposte e attività particolari.
- Colloquio di fine anno. Viene proposto dalle educatrici e condiviso con la famiglia. Solitamente si svolge nel mese di maggio e sua finalità è restituire una fotografia la più coerente possibile del bambino, delle sue specificità, delle sue conquiste e delle autonomie raggiunte e delle relazioni co-costruite. Questo momento di confronto restituisce alla famiglia le eventuali criticità incontrate e le strategie adottate per il superamento delle stesse per condividere pensieri e modalità educative.
- Eventi di autofinanziamento: i genitori decidono, organizzandosi in gruppi, momenti che prevedono l’acquisto di beni (torte, pane, fiori, arance o altro), il cui ricavato viene devoluto al fondo del consiglio di gestione ed utilizzato per inizitive di solidarietà interne alla struttura, per uscte didattiche, per l’acquisto di materiali o giochi; per tutto ciò che in quell’anno emerge come necessità
- Laboratori bambini genitori insegnanti, (sia per il nido che per l’infanzia): sono uno spazio, un luogo di incontro, confronto tra istituzione educativa e famiglia, dove la conoscenza reciproca e «il prendere parte», consentono ai servizi e alle famiglie di completare a vicenda il proprio progetto, costruendo un’ alleanza educativa. Si svolgono 6 laboratori da novembre ad aprile, una volta al mese, con la presenza dei genitori e bambini e due educatrici, dalle 16.30 alle 18.30. Le tematiche di questi laboratori variano di anno in anno fatta eccezione per il laboratorio di Natale che prevede la realizzazione di tutti gli addobbi Natalizi che andranno ad arricchire gi spazi del servizio
- Allestimenti: serata di lavoro con i genitori per allestire la scuola (prima settimana di dicembre) con la presenza di tutte le educatrici
- Festa di Natale: al pomeriggio con tutti i bambini, genitori, educatrici laboratorio di Yoga, a seguire buffet e consegna pubblicazione dell’ambientamento
- Apertura servizio: tra marzo e aprile giornata di apertura del servizio per le famiglie che devono iscrivere i propri figli al Nido per l'anno scolastico seguente: presenti due educatrici, documentazione degli scorsi anni e carta dei servizi
- Colazione al nido e festa di carnevale: colazione al Nido aperta anche ai bambini e genitori della Scuola dell'Infanzia e successiva festa di carnevale solo con bambini e educatrici: a febbraio
- Festa di Fine anno scolastico: festa del Nido e della Scuola dell'Infanzia all'interno dei cortili della scuola, con buffet, canti, saluti ai bambini in uscita, autofinanziamento: a fine maggio
- Le giornate al nido e all’infanzia. Sono giornate nelle quali i genitori (3 alla volta) partecipano alla mattinata educativa. in questi momenti i genitori possono scegliere di condurre una esperienza in autonomia concordata con educatrici ed insegnanti, o partecipare alla co-conduzione della proposta di quel giorno inerente al progetto. Anche questo momento è di fondamentale importanza, perché permette ai genitori di vedere lo svolgimento della quotidianità, ma anche per i bambini è molto importante tale momento, perché sono fieri ed orgogliosi di far vedere il loro operato e si sentono loro gli attori protagonisti e competenti.
Il patto di corresponsabilità.
Tutti i genitori delle diverse sezioni nido/infanzia suddivisi per servizio:
- momento di presentazione del patto di corresponsabilità a cura del coordinatore
- suddivisione in gruppi tematici: (SPAZI, TEMPI, RELAZIONI, PROGETTAZIONE, PROPOSTE EDUCATIVE, FAMIGLIE E TERRITORIO, DOCUMENTAZIONE). Numero di gruppi variabile, in base al numero di partecipanti
- viene consegnato ad ogni gruppo il patto stilato precedentemente dagli educatori/insegnanti/coordinatore. Il compito del gruppo è quello di raccogliere le riflessioni delle famiglie sui temi proposti. I tutor di ogni gruppo saranno educatori/insegnanti, il relatore sarà un genitore, che avrà il compito di relazionare in plenaria quanto emerso, per stimolare una discussione che porti alla condivisione ed accettazione dei punti da parte di tutti
- il coordinatore rielaborerà quanto emerso stilando il patto definitivo del servizio, che sarà firmato dal presidente del consiglio ed esposto sul servizio
- si ipotizzano, per questo percorso, due serate.